ESCLUSIVA LS – Coach De Santis: «Loro sulle ali dell’entusiasmo, noi molto bene in attacco meno in difesa»

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Domenica è tempo di derby in Serie C Silver. Infatti, va in scena al PalaSprint di La Spezia una delle stracittadine più sentite della pallacanestro ligure, ovvero quella tra la Tarros La Spezia e Follo, rispettivamente seconda e terza in classifica. Dopo l’intervista a coach Padovan pubblicata nella giornata di ieri, oggi è il turno di Massimiliano De Santis, coach della Tarros La Spezia, il quale ci ha concesso gentilmente un’intervista sul momento dei suoi ragazzi e sulla sfida contro i rivali cittadini.

Tre squadre al comando della Serie C Silver. Qual è la ricetta vincente delle società dello spezzino in questo biennio?

La ricetta sinceramente non la conosco perché di maschile sono forse il più giovane di tutti dal punto di vista dei campionati, avendo fatto per tanto tempo femminile. Direi che a prescindere, in ogni categoria, l’atteggiamento in campo è la cosa più importante per riuscire ad ottenere dei risultati. Quindi direi proprio il riuscire ad avere un buon atteggiamento. Questa potrebbe essere la ricetta.

Quali sono i punti di forza di Follo? Qual è la giusta chiave di lettura per questo derby?

I punti di forza di Follo sono una grande coesione di gruppo essendo una squadra giovanile che sta insieme da tantissimo tempo. Io li conosco benissimo perché per quattro anni quel gruppo di 1997 è stato nella società del Dopolavoro Ferroviario e quindi io sono praticamente uno di quelli che ha fatto partire quel gruppo, facendoli stare insieme e vincendo praticamente tutti i campionati giovanili di tutte le categorie in cui sono passati. Quindi una grande coesione di gruppo, una grande forza e grande entusiasmo, che sono caratteristiche molto importanti. Sicuramente giocano con tranquillità e con serenità. Penso che in queste partite alla fine abbiamo più da perdere noi visto che sulla carta tutti ci danno per favoriti. Direi che stanno facendo molto bene e quindi sulle ali di quell’entusiasmo possono veramente essere una squadra fastidiosa.

Tre giocatori bianconeri tra gli attuali top 30 marcatori in campionato: Francesco Cota al 9° posto (53 punti), Davide Marchini (38 punti) al 22° posto e Manuel Ferrari al 26° posto (36 punti). Quindi, su 239 punti totali messi a referto ben 132 sono di proprietà di tre giocatori. Più croce in favore delle difese avversarie o più delizia per la vostra fase offensiva?

La mia squadra è una squadra a cui credo sia giusto riconoscere grandi capacità offensive. In campo possono esserci sempre quattro o cinque giocatori veramente potenzialmente devastanti in attacco. Certamente un po’ meno dal punto di vista difensivo. Insomma, le nostre caratteristiche difensive sono un pochino meno marcate, diciamo. Quindi, da questo punto di vista se noi veramente riusciamo a capire fino in fondo che uno degli obiettivi principali per noi è quello di passarci il pallone e di coinvolgere tutti i giocatori potremo veramente essere difficilmente contenibili in attacco. In queste prime partite a volte siamo riusciti a farlo, altre volte un po’ meno. Si vedono anche da queste cose i nostri alti e bassi. Non abbiamo trovato ancora una grande continuità. Stiamo lavorando e quindi direi che in attacco dobbiamo cercare un po’ più di equilibrio, soprattutto anche con il gioco interno perché anche internamente siamo giocatori importanti. Ma più di tutto dobbiamo trovare un’identità difensiva che in questo momento ancora non abbiamo assolutamente.

Infine, quale può essere l’obiettivo in campionato per lo Spezia Basket Club targato 2015/16?

L’obiettivo, neanche troppo nascosto in quanto dichiarato chiaramente dalla società, è quello di provare a vincere il campionato e poi di giocarci tutto ciò che c’è da giocarsi negli spareggi, per poter provare a raggiungere la promozione addirittura direttamente in Serie B. Sicuramente non sarà una cosa semplice e lo abbiamo già toccato con mano facendo una mezza partita decisamente indecente a Vado. Poi, diciamo, gli agenti atmosferici ci hanno certamente aiutato perché in quel momento lì eravamo sotto di sedici e sarebbe stato veramente complicato vincere quella partita. Avremmo dovuto veramente cambiare registro completamente in quel momento e forse non ne avevamo mentalmente la forza. Anche sabato scorso contro Tigullio, seppur alla fine si sia vinto di parecchio tirando ancora non benissimo come percentuali, i primi due quarti abbiamo fatto fatica. Quindi non ci regalerà niente nessuno e non vedremo campi facili da nessuna parte. Da questo punto di vista il richiamo all’atteggiamento citato nella risposta alla prima domanda secondo me sarà fondamentale. Quella caratteristica lì sarà importantissima per riuscire ad arrivare a questo obiettivo, che chiaramente è un obiettivo che potrebbe essere alla nostra portata.

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